“Investire sull’educazione è costruire il futuro”: intervista all’assessora Miriam Cuomo sul Piano per il Diritto allo Studio 2025/2026 di Bellinzago Lombardo
15 Ottobre 2025
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15 Ottobre 2025
Assessora Cuomo, qual è il filo conduttore del nuovo Piano di Diritto allo Studio?
L’educazione è il principale strumento per promuovere una società più giusta ed equilibrata. Garantire a ogni ragazzo e ragazza l’accesso a un sistema educativo di qualità significa offrire loro migliori opportunità nel lavoro e nella vita. Il nostro obiettivo è proprio questo: investire nelle persone fin dai primi anni, costruendo un futuro equo e condiviso.
Un impegno anche economico importante, vero?
Assolutamente sì. Senza contare le spese strutturali e le utenze, il Piano impegna risorse per 486.546 euro. È una scelta politica, non un obbligo di legge. Lo facciamo perché crediamo che la scuola sia il più grande investimento di una comunità, non una voce di spesa.
Quali sono le principali linee d’intervento previste dal Piano?
Da un lato c’è la formazione civica e ambientale: progetti con la Protezione civile, Plastic Free, la Polizia Locale, e il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, che promuove la cittadinanza attiva.
Dall’altro c’è il sostegno concreto alle famiglie: servizi di pre e post scuola, centri estivi, campus linguistici, e contributi per libri di testo, materiale didattico e borse di studio.
C’è un’attenzione particolare all’inclusione scolastica. Come si traduce?
L’inclusione è il cuore del nostro impegno. Per gli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali stanziamo oltre 112.000 euro tra sostegni educativi, ausili didattici e assistenza personalizzata.
L’obiettivo è garantire pari opportunità di apprendimento, coinvolgendo scuole, famiglie e servizi sociali in un lavoro di rete.
Il Piano cita anche il programma nazionale P.I.P.P.I. Ce lo spiega?
È un progetto innovativo nato dalla collaborazione tra Ministero del Lavoro e Università di Padova. Mira a prevenire situazioni di vulnerabilità familiare e a rafforzare la responsabilità genitoriale, per evitare che la povertà economica diventi povertà educativa.
A Bellinzago operiamo con un’équipe multiprofessionale — assistente sociale, psicologa, coordinatrice pedagogica ed educatori — per sostenere bambini e famiglie in difficoltà e migliorare il loro benessere complessivo.
Anche il servizio mensa e i servizi extrascolastici rappresentano una parte importante del bilancio.
Sì, il costo complessivo del servizio di ristorazione scolastica supera i 283.000 euro, ma solo una parte viene recuperata dalle famiglie. È un modo per sostenere l’equità e garantire a tutti un pasto sano e di qualità.
Abbiamo poi i servizi di pre e post scuola, il campus d’inglese, le gite didattiche, e stiamo valutando ulteriori attività ricreative durante le chiusure scolastiche.
Parliamo di merito: ci saranno borse di studio anche quest’anno?
Sì, grazie alla collaborazione con il Centro Commerciale “La Corte Lombarda”, vengono stanziati 15.000 euro in borse di studio per studenti meritevoli della secondaria e dei primi anni universitari. È un riconoscimento simbolico ma importante: la scuola non è solo un dovere, è un percorso di crescita e di valore.
Entriamo nei progetti educativi: ce ne sono molti e molto diversi tra loro.
Sì, ci teniamo molto alla varietà. Ci sono laboratori di teatro, musica, psicomotricità, educazione all’affettività, educazione stradale e alimentare, oltre a iniziative specifiche come “English for Everyone” o “Papà Picchio”, dedicato al contrasto del cyberbullismo.
Anche la biblioteca comunale diventa parte del percorso educativo: le visite e le letture animate, guidate da volontarie formate dal Comune, sono un modo per avvicinare i bambini al piacere della lettura fin da piccoli.
Il Comune collabora anche con le scuole dell’infanzia parrocchiali. In che modo?
Sosteniamo la scuola dell’infanzia “San Michele” con un contributo di oltre 19.000 euro, che copre attività come psicomotricità, educazione musicale, motoria, teatrale, cinofila e inglese. Inoltre, grazie ai fondi regionali 0-6, possiamo finanziare sia i progetti educativi sia il centro estivo comunale per i bambini dai 3 ai 6 anni.
Come vengono ripartite complessivamente le risorse?
Abbiamo destinato 26.485 euro di contributi diretti all’Istituto Comprensivo, 7.000 euro per i libri di testo, 15.000 euro per le borse di studio e 112.000 euro per il sostegno educativo.
A questi si aggiungono 307.000 euro per i servizi scolastici e parascolastici e 5.200 euro dai fondi regionali 0-6.
È un impegno che rappresenta non solo numeri, ma una visione: quella di una comunità che cresce insieme ai suoi figli.
Un messaggio finale per studenti, insegnanti e famiglie?
La scuola è il cuore pulsante di una comunità. Non è solo un luogo di istruzione, ma di crescita personale e collettiva.
Sostenere la scuola significa credere nella libertà, nella cultura e nella partecipazione. È un lavoro quotidiano, ma anche il più bello che ci sia: costruire il futuro, un bambino alla volta.